Il centro del potere politico svedese gravitò per secoli intorno al Lago Mälaren, ma fu poi costretto a spostarsi all'estuario del lago quando l'innalzamento della terraferma rese impraticabile la navigazione delle grandi navi tra il mare e il lago. Il più importante condottiero della metà del XIII secolo, Birger Jarl, ordinò la costruzione di un forte su uno degli isolotti situati in posizione strategica nel punto in cui l'acqua dolce si immetteva nel mare, riuscendo così a controllare le vie di navigazione mediante l'impiego di cumuli di tronchi disposti a mo' di recinto o di sbarramento. È molto probabile che Stoccolma, che significa 'isolotto dei tronchi d'albero', debba il suo nome proprio a questo sbarramento.
Il più antico documento scritto della città è costituito da due lettere che risalgono al 1252. Nel giro di un centinaio d'anni Stoccolma era già la più grande città svedese, dominata da un castello inespugnabile (che non fu mai preso con la forza) e cinta da mura difensive. Nel periodo dell'Unione di Kalmar, il governatore del re dirigeva gli affari dal castello. La città fu devastata più volte dagli incendi, fintanto che gli edifici in legno con tetti ricoperti da zolle erbose non furono rimpiazzati da strutture in mattoni. Alla fine del XV secolo la popolazione ammontava a circa 6000 abitanti e Stoccolma era diventata un centro commerciale di rilievo. Il trasporto via mare di rame e ferro verso l'Europa continentale era un'attività redditizia in mano ai commercianti tedeschi.
Nel 1471 il re danese Cristiano I assediò Stoccolma nel tentativo di domare il ribelle Sten Sture, ma il suo esercito, forte di 5000 unità, fu respinto dagli svedesi appena fuori le mura cittadine nella battaglia di Brunkeberg (i combattimenti si svolsero tra le attuali Vasagatan, Kungsgatan e Sergels Torg). I disordini tra gli unionisti e i separatisti continuarono però anche dopo la ritirata danese a Copenaghen. Gli eventi precipitarono nel 1520, quando la borghesia, i vescovi e la nobiltà della città accettarono di incontrare a Stoccolma il re danese Cristiano II, e il re, durante un banchetto, li fece arrestare tutti. Dopo uno sbrigativo processo, gli svedesi furono dichiarati colpevoli dell'incendio del castello arcivescovile vicino a Sigtuna e il giorno seguente 82 uomini furono decapitati a Stortorget, la piazza principale adiacente al castello. Questo fatto orribile divenne noto come 'il bagno di sangue di Stoccolma': la pioggia battente fece scorrere fiumi di sangue giù dalle ripide vie che si diramavano dalla piazza.
Seguì una grande rivolta e nel 1523, dopo due anni di assedio, Gustav Vasa fece finalmente il suo ingresso nella città, che governò con pugno di ferro in qualità di nuovo re. Mentre il ruolo del commercio si riduceva e quello della chiesa era ormai del tutto estinto, il potere reale crebbe e la città prese a ruotare intorno alla corte. Il figlio di Gustavo, Erik XIV, e i re che gli succedettero, gravarono i cittadini di nuove tasse per finanziare le guerre. Alcuni, comunque, fecero buoni affari con la produzione di armi e la città acquisì sempre maggiore importanza come centro militare. Alla fine del XVI secolo la popolazione di Stoccolma ammontava a 9000 abitanti, che nel secolo successivo, quando l'impero svedese toccò la sua massima espansione, aumentarono fino a 60.000.
Nel XVII secolo gli architetti della città progettarono un piano stradale che si estendeva oltre il centro medievale e nel 1634 Stoccolma fu proclamata capitale della Svezia. Nel corso del rigido inverno del 1696/97, in seguito a una carestia che sterminò 100.000 persone in tutta la Svezia, folle affamate si riversarono nella capitale. Sempre nel 1697 l'antico castello reale (Tre Kronor) fu distrutto da un incendio. Nel 1711 si diffuse un'epidemia di peste che fece innalzare il tasso di mortalità a 1200 decessi al giorno, in una popolazione di soli 50.000 abitanti! Dopo la morte di re Carlo XII il paese e la capitale entrarono in una fase di ristagno economico.
Nel XVIII secolo le scienze e le arti svedesi fiorirono, portando alla creazione di belle opere architettoniche. Dopo l'uccisione di re Gustavo III seguì un altro periodo di stagnazione: le riforme promesse per il XIX secolo non arrivarono mai e si diffusero sanguinose sommosse di strada. Un'ulteriore pianificazione della città, avviata nel decennio 1860/69, creò molti dei larghi viali e dei complessi abitativi visibili ancora oggi. La città subì un rapido processo di industrializzazione e di espansione, tanto che nel 1915 contava 364.000 abitanti. Nel 1912 Stoccolma fu la sede delle Olimpiadi estive.
Un'altra importante trasformazione della città ebbe inizio negli anni '60 del XX secolo, quando grandi 'città nuove' sorsero attorno alla periferia e vaste zone occupate dai quartieri poveri furono rase al suolo per far posto a palazzi di cemento per uffici, ad autostrade e ad altri edifici privi di valore estetico. Il boom economico ed edilizio degli anni '80 contribuì a rendere Stoccolma una città molto cara. Cessata questa fase di sviluppo con la recessione degli anni '90, la svalutazione della corona fu un bene per Stoccolma: il turismo svedese aumentò e anche dall'estero i turisti cominciarono ad arrivare in numero sempre maggiore. L'allentamento delle restrizioni sulle licenze per bar e ristoranti, che riguardavano soprattutto gli orari consentiti per la vendita di alcolici, il tipo di bevande vendute e l'età dei clienti, determinò un enorme aumento del numero dei locali autorizzati, contribuendo a creare la vivace Stoccolma di oggi: una città multietnica, che ospita oltre il 15% di immigrati e più di cento lingue e ha trovato nel confronto fra culture nuovo vigore ed energia.
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